I metodi sono tanti ed ogni trifolao che si rispetti molto spesso non rivela i suoi segreti.
Noi tuttavia vogliamo fare uno strappo alla regola e spiegarvi nel dettaglio come i nostri Lagotti siano diventati dei lavoratori instancabili. Prima di iniziare vogliamo fare una premessa: tutti i cani sono potenzialmente dei cercatori e non esiste un’unica razza specifica per la cerca. Ovviamente la struttura corporea deve essere consona al mestiere: meglio un cane di taglia piccola o media, snello e agile, adatto ad affrontare i pendii più impervi ed i sentieri scoscesi.
Passiamo al dunque: quando si inizia l’addestramento? Sicuramente prima incominciamo più il nostro cucciolo avrà possibilità di diventare il re dei tartufi. Consigliamo a partire dallo svezzamento di far giocare il neonato con palline e oggetti cosparsi di qualche goccia di olio al tartufo in modo tale da abituarlo sin dall’inizio al rapporto tartufo-gioco. Con il passare dei giorni incominceremo a portare il cane in spazi aperti avendo l’accortezza di lanciare la pallina in aree erbose, aiuole, siepi dove il cucciolo sarà costretto a utilizzare l’olfatto per tenere traccia dell’oggetto e ritrovarlo senza problemi. Ogni volta è importantissimo gratificarlo con una crocchetta o con qualche scaglia di tartufo nero senza eccedere però con le porzioni. Un’altro aspetto fondamentale sarà la vostra partecipazione al gioco: ripetendo ad esempio la parola “cerca !” nel momento in cui il cucciolo sta fiutando la pallina, vi consentirà di impartirgli, almeno gradualmente, il comando fondamentale.
Un attrezzo fondamentale
Un attrezzo fondamentale che sarà di grande aiuto a voi e al vostro cane è il bastone: esso indicherà al vostro amico dove cercare e stabilirà un contatto diretto fra voi e l’animale. Una volta che lo punterete sulla zona in cui avete nascosto il tartufo, il cane (con la ripetizione dell’esercizio) imparerà a fidarsi di voi e, una volta fiutata la traccia, comincerà a scavare e a trovare l’oggetto nascosto. Ricordate: premiatelo sempre e non siate troppo esigenti. Ci vogliono pazienza e tempo.